"SIRIA", VECCHI RICORDI
Nel 1946 Agatha Christie, la signora del giallo, scriveva un libro dal titolo "Come, Tell Me How You Live" (in italiano pubblicato come "Viaggiare è il mio peccato"). Parlava dei vecchi ricordi dei suoi viaggi in Siria. Nell'epilogo rammentava il popolo siriano con queste parole:
-"(...omissis...) Perché dopo quattro anni passati a Londra con la guerra, mi rendo conto di quanto fosse bella quella vita e che gioia e che sollievo sia stato per me vivere quei giorni... Scrivere questa semplice relazione non è stato un lavoro bensì un impegno d'amore. non una fuga o un'evasione, ma l'aver posto nella fatica e nel dolore di oggi qualcosa di imperituro che non soltanto è stato mio, ma ancora lo è. Perché io amo questo dolce e fertile paese, la gente semplice che lo abita, gente che sa ridere e godersi la vita, che è indolente e felice, che ha dignità, buone maniere e un gran senso dell'umorismo, e per la quale la morte non è una cosa terribile. Inshallah, vi tornerò ancora e tutto ciò che amo non svanirà da questa terra... (Primavera 1944)"-
Povera Agatha che oggi non è più, se sapesse come il signore della guerra che governa con la dittatura quel Paese ha ridotto i suoi abitanti, sterminandoli come fossero formiche, mentre il mondo intorno sembra indifferente e non interviene per fermare questa carneficina, timoroso di possibili reazioni dell'uno contro l'altro. In realtà indifferente all'eccidio di più di 100.000 persone e di milioni di profughi, così come è già accaduto negli anni passati in altri luoghi molto vicini! Indifferenza ed egoismo della vecchia, molto vecchia Europa che pensa solo ai propri interessi!.
Gaston J. Algard
Nessun commento:
Posta un commento