domenica 23 giugno 2013

COME LA VEDO IO

"TURCHIA" - "Benvenuti nella Repubblica Turca dello Stato di Polizia" scrive mercoledì su Hurriyet il notista Serkan Demirtas. I quasi pieni poteri dati ai servizi, scrive, fanno pensare al Muhabarat siriano del presidente Bashar al-Assad, ex-amico, ma ora acerrimo nemico del “sultano” Erdogan
Arrestare ed imprigionare migliaia e migliaia di cittadini invece di capire che il vento anche in Turchia sta cambiando velocemente ed è necessario mediare anziché usare il terrore, è solo un atto di estrema “arroganza” di un uomo che crede di essere al disopra non solo del proprio popolo ma anche di Allah, l’unico, il supremo ed il misericordioso, che Erdogan chiama spesso a testimone del suo agire nei suoi deliranti pubblici soliloqui. Solo che nessuno vede "misericordia" nelle sue azioni e, questo, prima o poi si paga sempre con una precipitosa caduta.

mercoledì 12 giugno 2013




"TURCHIA" – Qualsiasi Presidente di qualsiasi Nazione che, invece di ascoltare il proprio popolo disarmato, lo tratta come sta facendo Erdogan della Turchia (chiamato dai più “il Sultano”), non può aspettarsi che di essere trattato dal popolo nello stesso modo nell’immediato futuro. Rischiando di fare la fine, prima o poi, di Mubarak, Ben Alì e Gheddafi. Ascoltando bene Erdogan, le sue parole assomigliano ogni giorno di più a quelle di al-Assad di Siria.