domenica 3 marzo 2013


"COME LA VEDO IO"
March, 3 - 2013 - Cari amici, oggi vi parlerò di uno dei miei libri: “Mors omnia solvit”, scritto nel lontano 2007 e pubblicato nel 2011. Pensavo allora di aver raccontato quasi tutto quello che c’era da sapere su come funzionassero le cose nella bellissima penisola italica, dove ho vissuto e lavorato per anni, prima di ritrovare le mie origini Filippine. Osservando quello che sta accadendo, mi accorgo però di aver trascurato un elemento fondamentale: anche gli italiani sono capaci di “incazzarsi”. Scusate il termine, ma è proprio quello che serve. Rileggendo con attenzione il mio racconto mi era sembrato, o meglio ne ero sicuro quando scrivevo, che tutto in Italia fosse inamovibile. Così osserva anche il giornalista Mark Twain della NBC, giunto in Italia per indagare su una morte sospetta avvenuta negli USA (pagg. 361 e segg. Ed. italiana). Nel libro si parla anche di radicamento di poteri negativi forti, tanti e variegati che il giornalista si domanda come tutto ciò sia potuto accadere senza che gli italiani si ribellassero.
I tempi sembrano però cambiare, complice anche l’informazione via internet che unisce i popoli. Milioni di cittadini “incazzati” stanno oggi capovolgendo i destini dei così detti inamovibili, diventando il primo partito del Paese. Non so cosa accadrà, perché amo i fatti e non le ipotesi. Una cosa è evidente. Passati alcuni giorni dalle elezioni e superato lo shock iniziale, si avverte chiaramente nelle parole e negli atteggiamenti di coloro che hanno governato o gestito qualunque posizione, un senso di pavido sconforto, di chiara apprensione e di terrore mal celato verso qualcosa che per loro non sarebbe mai potuta accadere. Le illusorie certezze con le quali hanno vissuto per decenni, stanno crollando. Nello stesso tempo, però, è iniziata una campagna denigratoria di dimensioni allucinanti contro i vincitori, sperando ingenuamente di cancellarne il reale peso politico. Da ogni parte, almanaccandosi nel dubbio del loro oscuro futuro, vetuste confraternite, politici, giornali, TV, e tutti quelli che continuano a giovarsi dei vecchi privilegi, non mancano occasione di denigrare con metodi anche estremamente subdoli i vincitori, dimenticando che nulla è stato concretamente fatto per garantirne una vita onorevole.
La combinazione di molti avvenimenti quasi simultanei, non solo in Italia, fa presumere a breve mutamenti epocali.
Materia per un nuovo thriller politico e sociale, ve n’è in abbondanza.

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