Ovvero: Come
la storica “Melisa” (Melisa – Messaggerie del libro e della Stampa S.A.- sede
in Bedano), non ha pagato editori che gli hanno fornito i libri (debiti per più di DUE milioni di franchi svizzeri),
aprendo negli stessi locali (Lugano e Grancia) una nuova azienda per la vendita
di libri, con l’insegna “Libri al Centro” (Libri al Centro S.A.- sede in
Lugano).
Prima di partire dalla Svizzera per tornarmene a casa nelle Filippine,
sistemando delle carte ho ritrovato la cartellina con i rapporti economici
avuti con la libreria Melisa per la vendita dei miei libri. Dato che il
risultato era stato negativo per il fallimento della stessa e la perdita del
mio credito, avevo predisposto in Gennaio una paginetta che non ricordavo.
Intendevo pubblicarla sul mio Blog. Ho anche trovato la copia di
un’interrogazione di Fabio Schnellman e di altri, deputati del Gran Consiglio
del Ticino, che sollevavano lo stesso problema, nonché l’articolo (riferito in
parte nel testo), di Raffaella Castagnola. Visto che tutto sembra dimenticato,
ho deciso di pubblicarla.
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Senza che nessun addetto ai lavori protestasse, tra il 1-6 Novembre
2012 si è svolta nei negozi della Melisa una vendita al 50% del prezzo di
copertina di libri non di proprietà perché non pagati, con la scusa di
liquidare gli arretrati verso i dipendenti (in realtà saldati in parte con il
contributo “dell’indennità d’insolvenza del datore di lavoro – LPGA”). Ma,
nelle more (già il 5 Novembre 2012) si è costituita un’altra società anonima
simile inaugurandola, dopo il fallimento, nei medesimi locali e con il sorriso
sulle labbra, direi quasi: “alla faccia dei creditori”. E, guarda caso, il direttore commerciale della
nuova società è il sig. “Federico
Nizzola” già amministratore
delegato della Melisa S.A. ed oggi liquidatore della stessa.
Soltanto un’intelligente giornalista, (unica tra i molti) “Raffaella
Castagnola” (docente di letteratura italiana
all’Università di Zurigo), ha avuto il coraggio in un articolo di fondo sul “Corriere
del Ticino” del 12 Dicembre 2012, di
stigmatizzare e criticare con molto stile ma anche con estrema determinazione e
coraggio, questa sorprendente procedura. Dice tra l’altro il suo articolo:
“(omissis)…perché in questo nostro Cantone pare sia possibile fallire un giorno
con una propria società e risorgere allegramente come l’araba Fenice il giorno
dopo, con qualche prestanome, senza considerare che i creditori che non
verranno mai pagati dalla vecchia società…(omissis)”

- Costituzione di: “Libri al Centro S.A.” il 5 Novembre 2012
- Decreto fallimento: “Melisa S.A.” il 21 Novembre 2012
- Inaugurazione nuova azienda negli stessi locali: 12 Dicembre 2012,
ore 12.12
- Assemblea dei 316 creditori (30 Gennaio 2013 -mancato quorum,
presenti una cinquantina)
Anche io, tra i tanti, sono un creditore insoluto della Melisa S.A. ed
anche i miei libri (vedi esposizione in vetrina) sono stati utilizzati per
questo “giochetto delle tre carte”, come avrebbe sicuramente affermato
qualunque magistrato del tribunale fallimentare italiano, aprendo subito
un’inchiesta su quet’anomalo ed improvvido trasformismo.
Ma sembra che le cose vadano così in Ticino e sia normale amministrazione.
Questi i fatti, il resto è poesia.
Gaston J. Algard